La stretta del governo cinese sul mondo della musica all'interno del grande paese asiatico potrebbe aggravarsi ulteriormente. Il Ministero della Cultura della Repubblica Popolare Cinese ha fatto sapere che metterà al bando tutti gli artisti stranieri che minaccino la sovranità nazionale. I funzionari del Ministero hanno aggiunto che vorranno conoscere maggiormente i dettagli degli spettacoli e i “precedenti” dei musicisti occidentali.
Insomma a Pechino vogliono evitare che si ripeta ciò che è accaduto al concerto di Bjork a Shangai, dove la cantante islandese alla chiusura del brano “Declare indipendence” inneggiò al Tibet.