Proseguendo nelle civili azioni di protesta attraverso cui l’Università italiana, in tutte le sue diverse componenti, sta manifestando con sempre maggior decisione la propria opposizione alla Legge 133 e ai tagli alla ricerca previsti dalla Finanziaria 2009, il Coordinamento d’Ateneo dell’Università di Salerno promuove per domani, 7 novembre 2008, un corteo cittadino cui parteciperanno studenti, ricercatori, docenti, precari della ricerca e della didattica affiancati da studenti e docenti delle scuole superiori salernitane. La partecipazione alla protesta delle scuole, promossa anche dalla capillare informazione attuata ieri ed oggi dagli universitari della Facoltà di Scienze trasformati in uomini-sandwich tra gli stand di Exposcuola, trova motivazione nell’opposizione comune al piano unitario del governo di smantellamento del sistema di istruzione pubblica in cui si inscrive anche il Decreto Gelmini.
La manifestazione di domani prenderà il via a Salerno da piazza Ferrovia, dove alle 9 è previsto il concentramento dei partecipanti, e si terrà in contemporanea in tutte le città universitarie italiane. Il suo primo obiettivo è coinvolgere ed informare correttamente la cittadinanza riguardo
alle conseguenze che i previsti tagli finanziari all’Università e alla ricerca comporteranno nella vita delle famiglie e dei giovani, cui verranno drasticamente ridotte le possibilità di ricevere una formazione pubblica di qualità e di potersi dedicare in modo continuativo e stabile alle attività di ricerca, irrinunciabili per lo sviluppo e la crescita future della
nazione.
Attraverso un corteo pacifico che, in considerazione dello straordinario successo dell’assemblea tenutasi al campus lo scorso 29 ottobre, si prevede molto affollato, verranno quindi portate in città le ragioni della protesta nata all’interno dell’Ateneo, in uno sforzo di condivisione e di
partecipazione allargata.
L’azione del Coordinamento di Ateneo troverà un ulteriore, importante occasione il prossimo 11 novembre, quando docenti e ricercatori dell’università di Salerno terranno lezioni all’aperto in differenti luoghi della città, adottando così una responsabile forma di protesta che, senza creare disagio agli studenti, sarà in grado di portare all’attenzione di tutti non solo la necessità di evitare lo smantellamento dell’università pubblica ma anche quella di favorirne la crescita e lo sviluppo attraverso una riforma che sia il frutto di un ampio e maturo confronto.
Altre iniziative, nel campus e in città, contribuiranno nei prossimi giorni ad alimentare il dibattito su questi temi che saranno al centro dello sciopero e della grande manifestazione nazionale di venerdì 14 novembre, quando anche da Salerno arriveranno a Roma centinaia di studenti,
ricercatori, dottori di ricerca, docenti, assegnisti di ricerca per sfilare assieme in corteo e dare ancora più forza e visibilità alla propria battaglia per un’università pubblica e di qualità per tutti.