Betlemme (Palestina) città sacra eppure in stato di guerra permanente. Simbolo religioso ma anche zona di conflitti, un war site di estrema suggestione ma anche di concretissima lacerazione. Betlemme, dunque, capitale emotiva di una delle più grandi religioni monoteistiche mondiali al confine fra lo “strappo” economico e culturale che segna la contemporaneità.
Il Sindaco di Betlemme Victor Batarseh, 70 anni, di religione cristiana, è stato ospite in questi giorni dell’Ateneo salernitano. Nel corso di un incontro con il Rettore Pasquino ha approfondito i temi relativi ad una più intensa connessione culturale e scientifica fra Palestina e Italia e prefigurato anche eventuali iniziative sinergiche fra i rispettivi campus universitari.
Le sue riflessioni, inoltre, sono state al centro di un incontro con gli studenti di sociologia, coordinato dal prof. Raffaele Rauty, docente presso il Dipartimento di Sociologia e Scienza della Politica. Il dramma mediorientale, le sue connessioni con i principali focolai di tensione internazionale, il destino di palestinesi ed israeliani al bivio fra guerra e pace, sono state le principali direttrici di riflessione al centro dell’incontro del Sindaco di Betlemme
Queste le parole che il Sindaco di Betlemme ieri ha pronunciato durante l’ incontro: “ il nostro messaggio come delegazione della città di Cristo, come città che è stata la culla del Cristianesimo, è un messaggio di amore e di pace. Noi siamo qui affinché il governo italiano e tutto il mondo ci aiuti a raggiungere una pace giusta, ad ottenere che venga finalmente attuato il nostro diritto all’ autodeterminazione e a fondare finalmente una Palestina libera”